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immuni app

Annunciata già da diverse settimane, arriva Immuni, l'app che promette di tracciare i contatti con persone potenzialmente contagiate in modo da facilitare l'individuazione di nuovi positivi e il loro isolamento.

Bending Spoons è l'azienda che ha realizzato, su commissione del Ministero dell'Innovazione, l'app per tracciare i contatti attraverso gli smartphone che tutti noi utilizziamo quotidianamente, per far fronte all'emergenza COVID-19.

Nel corso di queste settimane, si sono levati da più parti cori di dubbio e perplessità legati alla gestione dei dati che Immuni farà, una volta che l'app sarà scaricata massivamente dagli utenti. Tali perplessità risultano tuttavia infondate in quanto il codice sorgente dell'applicazione è stato rilasciato pubblicamente su Github e può essere visionato da chiunque ne sia interessato (e abbia le competenze chiaramente) al fine di rilevare eventuali criticità.

In particolare, a questo link è possibile trovare tutti i repository legati ad Immuni: l'app in versione iOS/Android e anche il codice sorgente del backend, oltre che la documentazione applicativa. L'app è scaricabile dai rispettivi store di riferimento, tutti i dettagli a questo link.

Per chi nutrisse dubbi sulla salvaguardia dei propri dati e della propria privacy, possiamo schematizzare il funzionamento generale di Immuni come segue:

  1. al momento dell'installazione sullo smartphone dell'utente, Immuni genera un codice casuale che viene immagazzinato nell'app stessa. Tale codice non contiene alcuna informazione personale e non è in alcun modo riconducibile all'utente che ne è proprietario;
  2. tramite il bluetooth, Immuni scambia i codici di tutti gli utenti con cui entra in contatto attraverso un protocollo noto come BLE (Bluetooth Low Energy) che consente di non disperdere molta batteria pur mantenendo attivo il bluetooth per tutto il tempo di accensione del dispositivo mobile. L'app è infatti inefficace se si disabilita il bluetooth in quanto non può rilevare la presenza degli altri dispositivi nelle vicinanze;
  3. nel momento in cui un individuo effettua un test con esito positivo, comunica tramite Immuni la positività al server, il quale inserisce il codice dell'utente nell'elenco dei codici positivi;
  4. lo smartphone verifica periodicamente che nessuno dei codici con cui è venuto in contatto, appartenga all'elenco dei codici risultati positivi. Nel caso in cui l'utente sia venuto a contatto con un utente risultato positivo, invia una notifica al proprietario dello smartphone con istruzioni precise su come gestire la situazione e quali ulteriori verifiche effettuare.

Come si può facilmente desumere da questa breve descrizione, in nessun punto del suo funzionamento, Immuni immagazzina informazioni sulla posizione dell'utente (il GPS non è contemplato nel funzionamento dell'app). I codici scambiati tra i vari dispositivi non dicono nulla sui rispettivi proprietari e possono essere utilizzati solo per essere confrontati con l'elenco dei codici positivi immagazzinati sul server dell'applicazione.

Sebbene l'emergenza COVID-19 sembra si stia fortemente attenuando (per fortuna), l'app Immuni è uno strumento che si potrà rivelare essenziale non solo nell'immediato per un contenimento di eventuali altri piccoli picchi che si possono verificare in seguito all'interruzione del lockdown, ma anche e soprattutto per farci trovare pronti ad un'eventuale prossima epidemia o per un'improvvisa riaccensione della curva dei contaggi che potrebbe avvenire più avanti, per esempio nei mesi autunnali. Immuni è un framework della collettività (in quanto rilasciata pubblicamente, come già detto) che potrà essere rifinito e migliorato in modo da fungere come arma di difesa aggiuntiva e non come un lezioso esercizio di stile fine a se stesso.

LINK PER SCARICARE IMMUNI